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7 motivi per cui ancora oggi subiamo il fascino di Virginia Woolf

Ho sempre provato una stima reverenziale nei confronti di Virginia ( si, mi piace chiamarla solo per nome, come fosse un’amica di vecchia data). La sua narrativa così evocativa e potente mi rapì durante l’ultimo anno di liceo. Il suo interesse nei confronti di quel caustico e affusolato mondo di voci interiori ed istinti bestiali l’ha portata a mettere in luce i più reconditi pensieri della mente umana, attraverso l’intricato cosmo del flusso di coscienza o stream of consciousness. Virginia era maestra nel coordinare quel maledetto flusso di pensieri che si espletava nel continuo aggrovigliarsi di emozioni ed impressioni interiori.

Come un direttore d’orchestra, Virginia incasellò ogni stato emotivo con grande l’abilità. Grazie alla sua arguta dote di osservatrice dei moti dell’animo, il suo monologo interiore fluì attraverso pagine colme intensità, stregando lettrici e lettori di ogni generazione.

Ma veniamo al motivo per cui questa scrittrice rimane pur sempre una figura altamente contemporanea tanto da non smettere mai di affascinare orde di nuove generazioni.

Photo Credit: Player.One
  • Ispirò un film vincitore di un premio Oscar.
    La straordinaria vita e il lavoro di Virginia hanno ispirato il film premio Oscar 2002 The Hours, di cui vi consiglio la visione. Nicole Kidman ha ottenuto il premio come migliore attrice per la sua interpretazione nei panni famosa scrittrice. Un film intenso che ripercorre le medesime problematiche femminili in differenti epoche storiche. Un film sul potere tridimensionale della letteratura, che come una carovana, viaggia attraverso lo spazio ed il tempo in moto perpetuo.
Photo Credit: Motion State Reviw
  • Produsse un’incredibile prosa.
    Le sue opere, tra cui la La signora Dalloway""“>Gita al Faro , rimangono dei classici per una buona ragione. Antesignana dello stream of consciousness , Virginia ha illuminato la letteratura con questa nuova tecnica narrativa, trattando tematiche spesso impopolari come il femminismo, la guerra, le malattie mentali, e l’omosessualità.
Photo Credit: Uni Info News
  • Subì serie battute d’arresto personali.
    Virginia subì ricorrenti attacchi di depressione e sbalzi d’umore ormai noti a tutti gli estimatori/lettori; ahimè era una donna emotivamente volitiva e indolente. Trascorse del tempo in un istituto psichiatrico femminile in tre occasioni. Ebbe il primo di diversi esaurimenti nervosi a 13 anni, dopo la morte di sua madre. Assieme a sua sorella, ha dovuto affrontare il trauma dell’abuso sessuale in età infantile dai rispettivi fratellastri. Nonostante ciò, Virginia mantenne un attività letteraria prolifica.
Photo Credit: Matty Stanfield
  • Ebbe una tragica morte.
    Il suicidio di Virginia è stato scioccante, una tragedia degna di uno dei suoi romanzi. Aveva lottato con la sua salute mentale per tutta la vita, e la perdita della sua casa, unita alla paura che suo marito (ebreo), potesse essere catturato dai nazisti, spinse Virginia a mettere dei pesanti sassi in tasca ed inabissarsi in un gelido fiume inglese nel marzo del 1941. Il suo corpo fu ritrovato solo tre settimane dopo.
Photo Credit: Rebloggy
  • Ebbe una vita amorosa colorata
    L’amorevole relazione lesbica di Virginia con la socialite Vita Sackville-West fu tristemente nota. Tale tormentata storia ispirò uno dei romanzi più amati di Virginia,Orlando""“>Orlando. Successivamente alla sua morte, il figlio di Vita Sackville-West, Nigel Nicolson, descrisse tale opera come “la più lunga e affascinante lettera d’amore mai vista in letteratura”.
Photo Credit: Belles-lettres
  • Il rapporto con suo marito fu meraviglioso.
    Incontrò Leonard Woolf nel 1912, e i due condividevano un legame notevolmente stretto, nonostante la sua relazione con Sackville-West, che Virginia descrisse come “piuttosto noioso per Leonard, ma non abbastanza da preoccuparlo”. Nella sua sua lettera d’addio prima del suicidio, Virginia scrisse a suo marito: “Tu mi hai dato la maggiore felicità possibile. Sei stato in ogni modo tutto ciò che nessuno avrebbe mai potuto essere. Non penso che due persone abbiano potuto essere più felici fino a quando è arrivata questa terribile malattia. Non posso più combattere. So che ti sto rovinando la vita, che senza di me potresti andare avanti. E lo farai, lo so. Vedi, non riesco neanche a scrivere come si deve. Non riesco a leggere. Quello che voglio dirti è che devo tutta la felicità della mia vita a te. Sei stato completamente paziente con me, e incredibilmente buono. Voglio dirlo – tutti lo sanno. Se qualcuno avesse potuto salvarmi, saresti stato tu. Tutto se n’è andato da me tranne la certezza della tua bontà. Non posso continuare a rovinarti la vita. Non credo che due persone possano essere state più felici di quanto lo siamo stati noi.”
Photo Credit: Google Play
  • Fu una battagliera nell’affermare l’emancipazione femminile.
    Le opere di saggistica più famose di Virginia, “>Le Tre Ghinee, hanno esplorato il futuro delle donne nella società e nell’istruzione, nonché le difficoltà che le scrittrici hanno dovuto affrontare in un mondo in cui gli uomini detenevano tutto il potere legale ed economico. Proprio lei mise per iscritto la memorabile la domanda: “e se Shakespeare avesse avuto una sorella”? Proprio per questo Virginia è ancora considerata una delle più importanti scrittrici femministe della storia. Una vera ispirazione.
Photo Credit : SkyTG24

Virginia è un anima lieve, che cercò attraverso la letteratura, di contrastare una tossica retorica patriarcale, permeata nella nostra cultura nel corso dei secoli. Allo stesso tempo tradusse con l’ausilio del flusso di coscienza, i pensieri più gravosi della psiche che per secoli hanno stregato ed affascinato intere generazioni. Non siete voi a scegliere Virginia, ma è Virginia a scegliere voi.

Photo Credit immagine di copertina: uRadio.

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Anastasia Galvani

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