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“Dona Flor e i suoi due mariti”: Jorge Amado e la sua bipolarità amorosa

Debbo essere onesta, questo libro non avrebbe avuto lo stesso sapore se non fossi stata a  Salvador de Bahia.

E’ stato come ripercorrere le strade di Salvador, per poi arrivare a sedersi alla tavola di donna Flor, intrisa dall’intenso odore di acarajé, vatapá e moqueca, il tutto cucinato a regola d’ arte.

Gustando il suo cibo luculliano ho ascoltato le sue pene per quel pazzo marito che mai le da pace, ho udito il suo pianto salato dopo la sua morte, ho sospirato con lei per il suo nuovo amore, ho tremato con lei durante le cerimonie candomblé in cui invocava il potere degli orixa.

Donna Flor mi ha letteralmente riportato nella sua colorata terra, il Brasile; ogni pagina è stata da me accompagnata con una lacrima di saudade (nostalgia) perché il Brasile è una terra magica ed Amado ha saputo celebrarla in modo magistrale.

Obrigada!

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