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Perché ci mancherà David Foster Wallace

Non ero sicura di voler scrivere questo articolo. Onestamente, ho procrastinato per un sacco di ragioni: la prima è che non mi sento (tutt’ora) degna, di riassumere in così poche righe uno scrittore di così alta taratura intellettuale; la seconda ragione è che ci troviamo dinanzi  ad  una narrativa tutt’altro che facile, spesso criptica, di non facile comprensione; la terza ragione, è che mi sono domandata se sarei stata all’altezza nel render onore e merito, ad uno degli scrittori più geniali di questo secolo. 

Superando tutte queste reticenze, mi sono appuntata delle sue citazioni, monologhi radiofonici, comunicati stampa, letture pubbliche, in quanto ritengo sia totalmente inutile parlare dei suoi libri quando si è al cospetto di uno scrittore con così tanta personalità ed arguzia, peccherei sicuramente in inutile saccenza.

Nella mia mente infatti, questa è una chiacchierata sul perché ci mancherà D.F.Wallace e del perché io lo ritenga una delle più grandi menti pensati di questo secolo.

Sia ben chiaro, non ho letto tutta la produzione letteraria di Wallace, sarei falsa nell’affermare il contrario, tuttavia conoscerlo è stato un vero e proprio colpo di fulmine; nonostante fosse uno scrittore ( ahimè, si è suicidato il 12 settembre 2008) tutt’altro che intuitivo.

I suoi libri sono assurdamente complessi, ma credo che nasca una spinta vorace dentro il lettore, nel voler conoscere l’uomo che si cela dietro la grande mente che partorisce pagine così dannatamente sagaci.

È lì, che l’alchimia nasce, è lì che la nostra ricerca goggoliana si avvia per poi proseguire su YouTube diventando spasmodica ( più si ascolta Wallace e più se ne ha bisogno ).

D.F.Wallace è un pò come me: non è fatto per piacere a tutti. 🙂  Conosciuto principalmente come scrittore morale, non sono rari infatti i sui molteplici interrogativi su cosa renda un’azione buona, una vita giusta o su cosa sia vero e la conseguente fatica che si è disposti a fare per cercare di esserlo; lo sforzo di essere buoni quando il mondo ti porta ad essere l’opposto. 

Wallace appartiene ad una generazione confusa, eclettica, iper informata e costantemente schiacciata dall’ansia da prestazione. 

Lui stesso rappresenta una profonda dicotomia tra ambizione e ricerca della verità, spesso disinteressato nei confronti di un eventuale compromesso editoriale.

Di Wallace mi mancheranno :

  •  la sua sincerità ricercata
  • la sua abilità nel vedere l’ordinario in modo diverso dal comune 
  • le sue scelte stilistiche ricercate
  • il suo coraggio nel porsi domande che per tutti sono inamovibili 
  • il suo essere pronto a tutto pur di muovere il lettore 

Wallace aveva una grande passione per la parola scritta, mescolava registri altissimi a slang di strada, linguaggio perfettamente specifico,  frasi da 200 parole, sgrammaticature volute, in un fluire che inevitabilmente ti avviluppa e ti trascina. 

“Quello che succede dentro è tutto troppo veloce e troppo grande e tutto troppo connesso perché le parole possano fare lo schizzo di un ritratto della parte più piccola di tutto ciò. “

D.F.Wallace

Qui di seguito alcuni link utili per scoprire il magico mondo di Wallace:

The End of the Tour 

Charlie Rose interviews David Foster Wallace 

 This is water 

Brevi interviste con uomini schifosi

Una cosa divertente che non farò mai più 

Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi. Vita di David Foster Wallace

Always Share The Beauty

Anastasia Galvani

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