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Il curioso caso letterario di Orion Carloto: la Sylvia Plath versione 2.0

Orion Carloto è una scrittrice, poetessa e content creator, nata e cresciuta in una piccola cittadina della Georgia. Grazie alla popolarità conosciuta online, Carloto ha creato un mondo visionario per amanti, sognatori e cuori spezzati. Come poeta, Carloto da sempre difende l’amore; l’amore ritrovato, l’amore perduto, l’amore che ti guarisce, l’amore che ti spezza.

Photo Credit: Hypebae

Il suo primo libro, Flux, pubblicato nel 2017, parla del dolore che deriva dalla fine del primo amore. Flux è un racconto cupo, un’ode al cambiamento, una raccolta di poesie e prosa scritte dai molteplici stati di dolore sedimentati su un cuore infranto. Con illustrazioni originali dell’artista Katie Roberts, Orion Carloto ha creato una comfort zone letteraria per i cuori doloranti, dipingendo un’immagine stravagante attorno ai temi dell’amore, della perdita, della solitudine, della depressione, del sesso, della nostalgia e del romanticismo non corrisposto. Flux accompagna i lettori attraverso un viaggio intimo ma al contempo crudo e doloroso, nei moneti di più grande sconforto ed amarezza provati per la fine di un grade amore . N.B: Attenzione, Flux va letto con una tazza di caffè caldo in mano.

Traendo ispirazione dalle sue avventure personali, crescendo, innamorandosi, Orion ha scavato nella profondità nei suoi stessi mali. Così, ha iniziato a legare memorie, foto nostalgiche scattate attraverso un obiettivo da 35 mm di seconda mano. Proprio da questi “appunti visivi” nasce il suo ultimo libro: Film for Her , un vero e proprio collage emozionale che ci porta nelle memorie della giovane Orion, il cui acume nel descrivere ogni stato emozionale (sia alto che basso), lascia il lettore disarmato, vista la sua giovane età.

Photo Credit: Red Poetry

Potremmo accostare la produzione letteraria di Orion Carlotto a quella più epistolare di Goethe : “I dolori del giovane Werther”, o al nostro connazionale Ugo Foscolo con la opera “Ultime Lettere di Jacopo Ortis”. Non me ne vogliano i puristi letterari, ma credo che ci sia un comune denominatore in questi scritti, siano essi prodotti attraverso la poesia o scegliendo la narrativa; credo che i concetti chiave che legano questi autori, siano relativi alla gioventù, al sentimentalismo, all’individualismo ed al tormento passionale. Ai mei occhi Orion Carloto risulta dunque essere (involontariamente), una sorta di “novizia millennial” del movimento letterario settecentesco “Sturm und Drang” (Tempesta e Impeto), di cui apprezzo la disinvolta apertura, verso un mondo di pulsioni totalmente irrazionali; istinto che va ormai perdendosi a causa dell’artificiosità a cui ci hanno ridotto i social.

In riferimento alla grande poetessa statunitense Sylvia Plath, noto una certa familiarità con lo stile di scrittura di Orion che si espleta nella vicinanza al genere della “poesia confessionale” ( sviluppatosi in America tra gli anni 50 e 60). Come la Plath, anche Orion utilizza la scrittura per esplorare il suo vissuto personale, fonte di grande intensità emotiva.

Photo Credit: HC Megazine

“Le poesie non hanno solo i lupi dentro”, come declamava Jim Morrison, ma hanno anche il potere di alterare la nostra realtà. D’altro canto, le parole possono definire o identificare cose banali, ma una penna sapiente nelle mani giuste, attraverso analogie accattivanti, può evocare emozioni inabissate negli oceani più profondi delle nostre tormentate anime.

Orion Carloto è una ragazza di 24 anni, millenial, figlia dei social e del web, dalla sensibilità arcaica, fine, ma allo stesso destrutturata in un contesto fresco, up-to-date . La sua poesia non è di certo usuale. Ciò che la rende estremamente personale è la serie di illustrazioni, citazioni scritte a mano, attraverso il quale vengono raccontate le sue storie più intime. La sua scrittura è un’ode al cambiamento che volge con occhio preoccupato all’onnipresente fantasma della nostalgia. La “mancanza” nei suoi scritti diventa elemento tangibile di una dimensione elegiaca in grado di struggere il mal capitato lettore. Tuttavia la sua poesia porta alla comprensione di un’ unica consapevolezza: la felicità non nasce senza un pò di sana e malinconica sofferenza.


Photo Credit immagine di copertina: Patch

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Anastasia Galvani

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