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L’isola di Ustica ed il suo capitale umano

Tutto è cominciato in modo anomalo e confusionario: il malore di mia nonna, mio padre e la sua decisione di non partire, mia madre ed il suo bisogno di “Sicilia”. Ed è così che con un nominativo aereo modificato mi ritrovo a partire in fretta e furia, con una valigia improvvisata la sera prima ( ore 23:30) ed i sentimenti un pò in subbuglio, perché diciamocelo … il pensiero volava verso Nonna Ire.

Tanto frastornata che nel tragitto per l’aeroporto, in macchina chiesi a mia madre – ma in Sicilia dove ? – . Eh si, la fretta è stata talmente tanta che non ebbi curiosità ne tempo di partorire domande. – Andiamo ad Ustica e poi qualche giorno a Palermo – ripose mia madre costernata.

Non nutrivo aspettative, non avevo priorità , solo tanta curiosità di mettere per la prima volta piede in questa meravigliosa isola: la Sicilia, ed ancor di più godermi Ustica, presunto domicilio della Maga Circe (famoso personaggio dell’Odissea che tramutava in maiali, i visitatori che osavano avvicinarsi).

La mia è stata una scoperta nella scoperta. Arrivate negli amabili appartamenti de ” Le Terrazze sul Mare ” , io e mia madre siamo state da subito accolte dal calore e la gentilezza della proprietaria, la signora Carmen , nonché nostro personale cicerone, sempre disponibile per una chiacchiera in più ed integerrima dispensatrice di amabili sorrisi, (che si sarebbero rivelati poi, inestimabile marchio di fabbrica degli usticesi).

Da subito mi sono sentita come avvolta da quel velo di protezione e familiarità che si prova solo nei luoghi natii, quelli da cui si proviene, in parole povere casa. Quella gaia cordialità regalata al visitatore , espletata con un semplice ” Ciao ” o “Buongiorno”, regalato con genuinità e calore, mi ha da subito conquistata. Dalle panoramiche terrazze del mio alloggio, ho potuto ammirare albe e tramonti dell’isola che hanno chetato le mie personali dissipazione.

Il cibo? Che dire, si può avere nostalgia di una colazione vista mare? Di un “pescato” preso e mangiato, di un cappero , di una sardina, del profumo dell’origano. Il mio palato vergine di Sicilia ed ancor di più di Ustica , è stato battezzato a dovere; cibo che fa bene all’anima, cibo consolatorio. I 6 giorni sono volati a suon di sole, mare, buone letture, buon cibo, tramonti al faro, escursioni in barca e camminate all’ isolana lungo il Cammino del Mezzogiorno.


Qui sotto vi lascio il mio itinerario, assieme a consigli e miei personali must to see/to do dell’Isola.

Dove alloggiare:

Appartamenti “Le Terrazze sul Mare ” è il luogo in cui ho alloggiato. La gentilezza della signora Carmen credo sia ormai ben nota a voi lettori. La terrazza vista mare rimarrà nei miei sogni evocativi per lungo tempo. Luogo ideale per essere al centro della vita dell’isola . Vi sentirete come a casa solo con un panorama migliore. 🙂

L’adorabile Signora Carmen a cui mando un forte abbraccio.

Dove Mangiare:

Ristorante Carruba che dire io e mia madre gli abbiamo riservato un bel BIS. Situato in una suggestivo vialetto della vecchia Ustica, questo bistrò usticese ci ha riservato grandi estasi culinarie come direbbe Muriel Burbery. Prodotti a “metro” zero , piatti che sanno d’amore per la propria terra e la propria materia prima. PS: Con Battiato in sottofondo ed “il tavolo sociale” in cui estranei hanno la possibilità di sedersi assieme e conoscersi, per me vincono su tutti!. 🙂


Ristorante da Sabrina in realtà spesso ci incontrerete Francesca che con fare materno vi indicherà i piatti migliori, ma qui la scelta è facile, tutto è estremamente buono e fresco. Piatti della tradizione che fanno breccia nel cuore dei visitatori .

Consiglio spassionato: provate a testare tutti i forni ed i piccoli alimentari dell’isola, troverete sempre qualche chicca in più da assaggiare , vedi dolci e formaggi tipici. In caso di eventi e sagre ( vedi sagra della lenticchia ) è d’obbligo partecipare ed assaggiare i menù proposti (impossibile poi non acquisire i prodotti tipici esposti).

Cosa Fare:

  • Immersione nella Riserva Naturale dell’isola. L’Area Marina Protetta di Ustica si estende per oltre 15mila ettari. Qui vivono numerose specie tra cui tonni, ricciole, dentici, barracuda, occhiate, nonché polpi e aragoste.
  • Visita guidata alla Rocca della Falconiera antico sito archeologico di età romana. È uno dei punti maggiormente panoramici dell’Isola di Ustica, a picco sul mare, regala scorci sognanti. PS: Vittorio la guida, vale tutta la visita.
  • Camminata sino alla Guardia dei Turchi. Al centro di Ustica si trova la vetta del vulcano, Guardia dei Turchi, da dove si scorge una vista panoramica mozzafiato, un posto molto amato dai camminatori. Distese di fichi d’india, di viti e legumi vi terranno compagnia.
  • Ingresso alla Grotta Azzurra. Facilmente raggiungibile attraverso un tour privato (e non) in barca . La grotta dell’Acqua, meglio conosciuta come grotta azzurra, ha un enorme ingresso, all’interno del quale la luce del sole riflette l’azzurro del mare colorando tutto l’ambiente interno. Davvero suggestiva.
  • Tramonto al Faro a Punta Cavazzi . Il faro più conosciuto e più fotografato di Ustica è quello di Punta Cavazzi, affacciato su un tratto di costa molto frastagliata. A nord del faro si trova Punta Spalmatore, dove è possibile scorgere un’antica torre di avvistamento, facilmente raggiungibile a piedi.
  • Giornata in Spiaggia d’obbligo. Fra le migliori? Ai piedi del Faro di Punta Cavazzi, Cala S. Maria, Piscina Naturale ( subito sotto il Faro). In ogni caso chiedete sempre e comunque agli usticesi, non mancheranno di consigliarvi su tutto ciò che chiedete.

Fossi in voi partirei ora.

Always Share the Beauty.

Anastasia Galvani

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