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Melbourne e la dolcezza dell’autunno australiano

E chi se lo sarebbe mai aspettato che Melbourne mi avrebbe colpito così tanto, tanto da rubare lo scettro a sua maestà Sydney ( secondo la mia modesta opinione).

Ebbene si, mi ritrovo in una delle “most liveable city” decretate nella Top 20 del 2018, direttamente al nono posto secondo la rivista FORBES .

A differenza di Sydney mi ritrovo subito in un contesto molto più europeo, non a caso Melbourne viene chiamata Europe of Australia, nella Federation Square, le persone sono sedute sui gradini, pranzando tra i piccioni sotto un cielo tiepido autunnale. Dall’altra parte della strada, una bandiera è appesa alle pareti della cattedrale di St Paul inneggiando : “Accogliamo pienamente i rifugiati”. Questo è il primo volto di Melbourne a poche ore dal mio arrivo.

Sa proprio della vecchia Europa questa città brulicante di mostre, eventi culturali, angoli vintage, vie che portano il profumo di buon caffè autunnale e delle prime pagine di un diario da cominciare. Graffiti e Street Art ovunque nella famigerata Hosier Lane , in cui è bello perdersi di prima mattina quando non è ancora presa d’assalto dai turisti e piena  di fantastici tatoos shop di cui segnarsi il nome… just in case 😉

Squisiti prodotti organici da assaggiare ( formaggi sublimi) nello storico Queen Victoria Market  assieme a pezzi di antiquariato favoloso a prezzi stracciati.

Un altro luogo dove ho lasciato il cuore è sicuramente la Melbourne Public Library, peccato capitale non fermarsi a visitare La Trobe Reading Room, con la maestosa cupola che illumina tutta la sala e la sua meravigliosa facciata neoclassica. Essendo un accanita lettrice, le librerie sono una sorta di tempio e molto spesso decreto la bellezza di una città anche a seconda della cura che i residenti hanno della loro biblioteca pubblica, in questo Melbourne vince su molte città. Passare qualche ora nella Tribe Room a scrivere e leggere è stato uno dei momenti più idilliaci di questo viaggio.

Vi trovate in un paese dove la cultura è gratis, la National Gallery Victoria  è uno dei luoghi migliori in cui espletare questo “diritto culturale” .

Arte orientale, per la maggior parte, Giappone, Cina e sud est asiatico fanno da padroni, per poi avere un assaggio di America Latina, Egitto e la cara vecchia Europa; pezzi cult da non perdere un Picasso, un Pissarro o un Cèzanne che non possono mancare nella vostra visita.

Ok ogni grande metropoli ha una Chinatown ma da sinologa permettetemi di dire che ho adorato quella di Melbourne ed ho assaggiato dei Jiaozi di verdure che possono tranquillamente competere con quelli che mi sono mangiata per ben quattro mesi quando studiavo a Pechino. La cultura asiatico-cinese a Melbourne ha già qualche anno alle sue spalle infatti stiamo parlando si un insediamento avviatosi nei primi del 1850, già dal epoca dei primi colonizzatori, inutile dire che la cultura sinologica è parte integrante del contesto australiano. Per me è sempre un dolce ricordo del periodo passato in Cina dunque tappa fissa.

Di questo soggiorno mi rimane una foto sfocata lungo lo Yara River, una foglia secca raccolta nei Queen Vitoria Gardens, per ricordarmi della dolcezza di questo autunno australiano, di come tutto passa e scorre velocemente di come si debba godere di ogni istante. Porto con me inoltre, numerose memorie e note lasciate nel mio diario, l’aria frizzante del mattino australiano in pieno maggio, il sorriso di una turista thailandese, viaggiatrice solitaria pure lei …….. last but not least …. di ricordami quanto io sia fortunata e di come le cose migliori siano spesso gratis e richiedano poco impegno. Grazie Melbourne per avermi fatto assaporare la tua livability. 

ALWAYS SHARE THE BEAUTY

Anastasia Galvani

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