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5 libri da leggere dopo aver perso una persona cara

Il tutto avviene spesso in maniera repentina, come descrisse Joan Didion :

” La vita cambia in fretta.
La vita cambia in un istante.
Una sera ti metti a tavola e la vita che conoscevi è finita.”

In quel preciso momento, moriamo anche noi, poiché la vita di prima, quella che conoscevamo a menadito, immediatamente scompare. Successivamente si avviano vari sforzi per riconfigurare ciò che resta di noi. C’è chi si perde nell’autocommiserazione e difficilmente ne esce, c’è chi invece abbraccia (non con poco dolore) il cambiamento e soprattuto il dolore, così com’è.

Joan Didion con suo marito e sua figlia.
Photo Credit: Scoboco

Ci viene imposto di essere “innaturalmente forti” quando invece lasciare la porta aperta al dolore e alla mancanza ( soprattuto nei primi tempi) potrebbe rivelarsi salvifico per la salute mentale di molti.

Innumerevoli persone hanno subito questo tipo di perdita, taluni hanno sfruttato quelle forti emozioni scrivendone ottimi libri. La perdita ha contribuito ad alimentare l’arte e la letteratura nel corso dei secoli. Poeti, come Edgar Allan Poe a Robert Frost, hanno commemorato in versi i loro sentimenti riguardo alla morte e alla perdita dei propri cari.

Joan Didion con sua figlia Quintana.
Photo Credit: Scoboco

Da tempo gli scienziati studiano gli effetti nefasti del dolore. Alcuni teorizzano che sperimentiamo il dolore per fasi; le persone in lutto negano la perdita avvenuta, si arrabbiano o si deprimono. Sperimentare il dolore attraverso gli occhi di qualcun altro, potrebbe aiutarci ad elaborare le nostre emozioni, o almeno darci un pò di rassicurazione sul fatto che non siamo gli unici a sperimentare tale tribolazione.

Per questo motivo, il “grief memoir” è un genere molto popolare, specie negli USA. Alcuni narratori apportano cambiamenti drastici nelle loro vite, come viaggiare in tutto il mondo. Altri diventano più introspettivi, andando in terapia o sviluppando nuove relazioni per riempire il vuoto lasciato da chi non c’è più.

I libri sul dolore possono offrire rifugio e divenire guida per tutti coloro che stanno affrontando un lutto o una perdita terribile come lo è stato per me. Proprio in questo articolo ho raccolto vari titoli che gioveranno a tutti coloro che stanno vivendo una situazione simile. Qualunque sia il libro che sceglierete, vi ricorderà che siamo tutti uniti nell’apprendimento della perdita e del dolore.

  1. L’anno del pensiero magico di Joan Didion: Joan Didion è una delle scrittrici di saggistica più portentose del XX secolo, per me una vera e propria icona. È un’esperta nel tradurre in parole la complessità del dolore e della perdita. Nel 2003, il marito della Didion, John Gregory Dunne, morì d’ infarto. Fu il suo partner per più di 40 anni, e quindi la sua perdita fu un letterale shock emotivo per la Didion. In The Year of Magical Thinking, ella mette a nudo la raffica di emozioni e di cambiamenti che avvengono dopo la tragica morte improvvisa di una persona cara. Ma Didion resiste ai suoi malinconici impulsi, contemplando invece la sua “idea fissa” di morte e memoria. Un libro che “ho subito”, così diretto e vero, così razionale visto il punto di vista totalmente laico della scrittrice. Impossibile non ritrovare parti di noi stessi in questa lettura.
Photo Credit: Il Saggiatore

2. Io e Mabel. Ovvero l’arte della falconeria di Helen MacDonald: il falco è un animale elegante ma mortale. Dopo la morte di suo padre, Helen MacDonald ha imparato come addestrarne uno. In questo mix di memorie e saggistica lirica , MacDonald descrive in dettaglio come è riuscita a resistere al dolore mentre imparava a conoscere una delle creature più straordinarie della natura. Attraverso il processo di addestramento con il suo nuovo astore, MacDonald si avvicina anche alla memoria di suo padre.

Photo Credit: IBS

3. Quello che non ti ho mai detto di Celeste Ng : dall’autrice del tanto discusso romanzo Little Fires Everywhere, questo libro esplora le aspre conseguenze della morte di una figlia. I genitori di Lydia Lee erano a lei devoti, ma quando viene trovata morta, la loro piccola famiglia inizia a disgregarsi. Quello che non ti ho mai detto non solo approfondisce l’intimo dolore che una famiglia sperimenta dopo la morte di un figlio, ma mostra anche l’enorme stratificazione sociale del suo tempo: gli anni ’70 e di come i matrimoni interrazziali non siano stati privi di lotte. Questo romanzo d’esordio, è dimensionale e fortemente intricato. Troverete molto più che dolore e conforto nelle sue pagine.

Photo Credit: Amazon

4. Figlie senza madre. Alla ricerca dell’amore perduto di Hope Edelman : edificante libro di saggistica che è stato pubblicato più di dieci anni fa. La saggezza di Edelman suona ancora vera. Per molte persone, le madri sono una forza e una guida, senza di loro la vita sembra non essere percorribile. Edelman crede che le persone, soprattutto le donne, cerchino di riempire il vuoto lasciato dalle madri scomparse creando intorno a sé una nuova struttura di comfort, come una sorta “bozzolo”. Se avete sentito il bisogno di riempire il vuoto che vostra madre ha lanciato, troverete enorme conforto in questa lettura.

Photo Credit: Amazon

5. Blue Nights di Joan Didion: il libro di memorie di Joan Didion, Blue Nights racconta questa volta un’altro tragico evento successo pochi mesi dopo la morte del marito, ossia la scomparsa di sua figlia, Quintana Roo Dunne. Il libro ha un tono simile a L’anno del pensiero magico, ricco di memorie sulla morte del marito di Didion pubblicato lo stesso anno in cui sua figlia morì. In Blue Nights, la Didion riflette sulle ansie che circondano il suo ruolo di genitore e di madre, sui timori di invecchiare e sui dubbi dell’avere o meno dei figli. Il titolo del libro si riferisce alle ore serali leggere che si intercettano durante il solstizio d’estate; mentre scriveva il libro, Didion non riusciva a smettere di pensare alla malattia e al “declino dei giorni [e] al morire della luminosità”. Poi scrive: “Le notti blu sono l’opposto della morte della luminosità, ma sono anche il suo avvertimento”.

Photo Credit: Il Saggiatore

Or dunque, ovunque voi siate vi sono vicina.

Photo Credit: Rawpixel.com

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Anastasia Galvani

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