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“Be A Lady they said: il video femminista che sta spopolando nel web e che tutte dovremmo condividere

«Non essere troppo svestita, lascia qualcosa all’immaginazione. Gli uomini hanno dei bisogni. Sii sexy. Non essere cosi provocatrice. Te lo sei cercato. Vestiti di nero. Indossa i tacchi. Sii una Signora, dicono. Non essere troppo grassa. Non essere troppo magra. Mangia! Dimagrisci! Smetti di mangiare così tanto. Non mangiare troppo in fretta. Ordina un’insalata. Non mangiare carboidrati. Salta il dessert. Devi perdere peso. Mettiti a dieta. Mangia il sedano. Bevi tanta acqua. Devi entrare in quei jeans. Dio, sembri uno scheletro! Perché non mangi, sembri malata! Agli uomini piacciono le donne con un po di carne sulle ossa. Sii una taglia S o una XS. Sii niente».

Avrete tutte sentito parlare del magazine di moda Girls Girls Girls che di recente ha diffuso un potente video, diventato virale, “Be a Lady, They said”. Il video, visibile sul profilo Instagram della rivista ( @girl.girls.girls.magazine) è senza dubbio un inno femminista che intende distruggere i cliché e le contraddizioni che ogni donna deve affrontare nella vita. Cynthia Nixon, che tutti conosciamo come Miranda di “Sex and the City” è la voce narrante del video che interpreta, in maniera magistrale, un pezzo di Camille Rainville del 2017. Video potente, che parla di noi tutti.

Sarò sincera, spesso mi è capitato di percepire il mio stato di donna come sorta di maledizione divina, perché SI, siate franche, non è una questione da poco conto essere donne.

Fonte: CTV News

Ognuno ci vorrebbe a proprio modo, più alta, più intelligente, più bella, più acculturata, meno rozza, meno saccente, meno intellettuale, più formosa ma più magra, disinibita ma non troppo. La nostra vita su questo pianeta sembra essere costellata da contraddizioni comportamentali sin dall’infanzia. La nostra educazione si basa infatti sul compiacere sempre e comunque qualcuno, e quel maledetto senso di colpa che arriva nel momento in cui non riusciamo nel nostro intento, credo sia perpetrato nel nostro genoma per secoli. La colpa: quella di essere nate donne e per questo dover sempre dimostrare di più , darsi da fare di più, subire i peggiori torti e comunque tacere, perché noi si sa, ce la cerchiamo sempre.

Fonte: Lucia

Il vento, anche se con difficoltà, sembra essere cambiato, grazie alle lotte delle nostre sorelle, oggi godiamo sicuramente di condizioni migliori ma non per questo il pregiudizio è stato eliminato, non per questo per noi invecchiare non è considerato un peccato mortale, non per questo essere una donna sulla trentina senza figli non è un allarme per ogni imprenditore che voglia assumere una nuova lavoratrice. Le cose sono migliorate ma non siamo ancora lontanamente vicino a quella che io chiamo giustizia sociale.

Fonte: Pinterest

La pressione sociale nei nostri confronti è sempre più alta: dobbiamo eccellere al lavoro, essere sempre disponibili ed accomodanti, al contempo dovremmo essere madri perfette, eccellenti padrone di casa, focose amanti, premurose madri, ed impeccabili igieniste domiciliari. Tutto ciò sembra un incubo!

Quest’estate parlando con una cara amica che aveva da poco avuto un bambino, mi sono trovata un grosso rammarico addosso nel sentire che si sentiva completamente abbandonata ed ancor peggio, giudicata dal suo stesso sesso per non essere all’altezza di questo nuovo cambiamento. Le uniche persone che avrebbero dovuto consolarla, l’hanno frettolosamente giudicata e mi sono davvero sentita male mettendomi nei suoi panni di neo mamma.

Fonte: Vix.com

Quello che vorrei vedere è un pò più di sostegno e supporto reciproco. Non importa quali stili di vita ognuna di noi abbia, l’unione dovrebbe essere il solo punto di forza per noi donne, in questa società che ci vuole sempre al top deturpando nostra vera essenza di donne.

Or dunque, buona festa delle donne a voi tutte,” siatevi più vicine”.

Ce lo meritiamo, ve lo meritate.  #Don’tBeaLadyTheySaid

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Anastasia Galvani

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